Responsabilità professionale e obbligo ECM

Medici non in regola con Ecm a rischio nei contenziosi: il medico in regola con l’obbligo ECM corre meno rischi in caso di contenziosi e paga meno per l’assicurazione

 

A oltre un anno di distanza dall’entrata in vigore della Legge Gelli, l’aggiornamento professionale è lo snodo centrale della normativa. L’articolo 3 “Osservatorio nazionale delle buone pratiche sulla sicurezza nella sanita’al paragrafo 2 “prevede l’individuazione di idonee misure per la prevenzione e la gestione dell’errore sanitario e il monitoraggio delle buone pratiche per la sicurezza delle cure, nonché per la formazione e l’aggiornamento del personale esercente le professioni sanitarie.

 

L’ultimo triennio formativo ECM si è concluso con solo il 54% dei medici in regola (fonte CoGeAPS) quasi la metà dei professionisti risulta ancora inadempiente. Il mancato aggiornamento ECM si profila come possibile elemento negativo nell’accertamento della responsabilità professionale, in caso di contenzioso. Un’eventualità tutt’altro che remota visto che, secondo gli ultimi dati dell’Associazione nazionale imprese assicuratrici (Ania), solo nel 2016 si sono registrate oltre 15mila denunce di sinistri in ambito sanitario.

Secondo le stastistiche, le specializzazioni maggiormente soggette a denunce per prestazioni diagnostiche sono l’oncologia (19%), l’ortopedia (16,4%), la ginecologia e l’ostetricia (12,4%); per quanto riguarda le terapie spicca ancora l’ortopedia (20,3%), la chirurgia generale (13,4%) la ginecologia e l’ostetricia (12,1%).

 

Ed è proprio in ambito assicurativo che la formazione ECM gioca un ruolo sempre più fondamentale per quanto riguarda la stipula e i costi delle polizze. La Legge Gelli, infatti, ha introdotto l’obbligo della copertura assicurativa della responsabilità professionale per colpa grave, e le compagnie potrebbero contestare eventuali casistiche collegabili alla mancata formazione, oppure determinare costi più elevati per quanti non sono in regola con i crediti ECM, proprio in virtù del maggior rischio di errore. D’altro canto, invece, chi ha adempiuto all’obbligo formativo ha la concreta prospettiva di vedersi riconosciuti sconti sui premi assicurativi, infatti già diverse compagnie dichiarano di essere al lavoro in questo senso.